Perché l’ Outdoor Therapy® utilizza il canyoning come strumento terapeutico?

  1. La natura ha un potere terapeutico: fare attività come il canyoning abbassa i livelli di cortisolo (ormone dello stress), regola l’attività del sistema nervoso simpatico, la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Fare attività in natura migliora l’umore e abbassa i livelli di ansia e stress. È stato inoltre studiato come le attività in natura facciano aumentare la produzione delle cellule killer del nostro sistema immunitario (cellule NK) che servono per combattere le infezioni.
  2. Superamento dei limiti: il canyoning ti fa uscire dalla “zona di comfort” e ciò significa consentire al nostro cervello di cambiare. Gli studi sulla neuroplasticità cerebrale confermano che affrontare situazioni sfidanti dove poter agire comportamenti diversi, atteggiamenti nuovi, modi di pensare alternativi, può rendere il nostro cervello più resiliente.
  3. Gestione dell’ansia: il canyoning ti mette davanti a situazioni che richiedono di imparare gestire differenti livelli di ansia. Un’ansia gestita si trasforma nella giusta attivazione psicofisiologica che ti aiuta nell’affrontare le criticità del canyon come metafora della vita.
  4. Aumento dell’autoefficacia e dell’autostima: per aumentare la nostra autostima dobbiamo percepirci capaci. Il canyoning consente di poter affrontare prove sempre più performanti con gradi di difficoltà crescente e percepirsi sempre più efficaci a livello sia fisico che mentale.
  5. Rende felici: la felicità è data dal giusto bilanciamento tra attività piacevoli e attività che richiedono impegno. Il canyoning coniuga entrambi questi aspetti in modo assolutamente equilibrato.
  6. Superamento dell’acrofobia (paura dell’altezza): la particolare conformazione dei canyon consente di poter utilizzare al meglio il metodo dell’esposizione graduale per l’estinzione delle fobie.
  7. Capacità di affidarsi e abbassare il controllo: nel canyoning tuffarsi, restare sospesi, affidarsi ad un altro diventano le metafore naturali del lasciare andare le cose, del lasciarsi andare e accettare la perdita sana del controllo per poter sperimentare la fiducia nell’altro e in se stessi.
  8. Affrontare il cambiamento e l’imprevedibilità: il canyoning è un’attività che si svolge in natura e, in quanto tale, è di per sé imprevedibile. Imprevedibile non significa che non possa svolgersi in sicurezza ma che è necessaria un’attenzione e un rispetto costante per l’ambiente in cui ci si trova e spirito di adattamento.
  9. Condivisione: condividere emozioni forti con altre persone ci permette di creare nuove relazioni e sentirci parte di un tutto. Il canyoning è un potente accelleratore relazionale e consente di individuare agilmente le dinamiche agite all’interno dei gruppi.
  10. Cambiare la prospettiva: il canyoning consente di vedere il mondo e noi stessi da una nuova prospettiva. Durante il canyoning ci sorprendiamo vedendo luoghi sconosciuti e vedendo dei “nuovi noi” agire in questi contesti.